NINETTA
Ci sono racconti che si perdono nel tempo, la cui memoria rimane vivida solo grazie alla narrazione di chi ha saputo ascoltare le storie
dei nostri luoghi.
Ninetta è questo: memoria collettiva di un paese, tentativo continuo di raccontare le tradizioni di un tempo.
Non vi è muro che si possa anteporre tra l'innovazione tipica dell'Osteria e le sue radici,
Ninetta è in ogni angolo.
L’essenziale è che il cliente sappia riconoscersi in ogni angolo, come fosse a casa.
Ninetta è quel che è, e mai oltre quel che si vede.
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsenevia. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Ma non è facile starci tranquillo.”
C. Pavese, La Luna e i Falò
Ninettà persona intelligente scaltra , eccentrica, non timorosa del domani, con tante storie da raccontare.
Siamo agli inizii del dopo guerra periodo di fame, di paure. Conobbe suo marito
Mario, a Milano, già mastro cantiniere in un noto ristorante del centro .. per
per amore di Ninetta, si trsferì qui a San Severino Marche , territorio circondato da grandi vigneti e tante tradizioni
Ogni girono un forte pensiero lo nutirva, quello di produrrere vino, così, i suoi pensieri presero vita, spumantizzò uve di vernaccia nera all' 85%
con 3 fermenti di lavorazione unico del suo genere. Il colore rosso rubino, con sentori di frutta rossa e marmellata.
oggi denominata Vernaccia di Serrapetrona D.O.C.G
Per il Signor Mario e Ninetta fu un successo, tra botti di legno vinazzate e tini colmi di vinacce iniziarono i primi imbottigliamenti , ele prime mescite di vino e gazzosa cosi detti " paccatelli ", uno spazio comune da condividere, una pasto caldo da consumare, un bigliardino al centro,tra giovani e meno giovani che si raccontavano per uno domani migliore. Tutto questo durò fino agli anni 80, quando un bel giorno chiusero i battenti lasciando ai posteri quei ricordi quasi acr, intrisi dal tempo.
Passarono molti anni da quel silenzio, quando una nuova voce dette inizio ad accurati restauri, seguiti da Arch. Luca Bellomari
dando luce a nuovi colori in una fotografia oramai sbiadita.
Era il 19 Dicembre 2010 quando riapri i battenti in Memoria e in nome della sua gente e della sua Piazza del Popolo.
Mi sento di dire con il cuore un Grande Grazie, a tutti coloro che mi hanno sostenuto e adoperati in questo lungo viaggio di sacrifici e passione per un domani ancora tutto da raccontare.
Alberto Rastelletti
San Severino Marche
8 dicembre 2023
Alberto e Nicolò
Alberto Rastelletti
Un po' Cuoco e un po' Oste, ciò che conta davvero è che sia l'Osteria a sapersi raccontare.
Nel rispetto delle tradizioni, e del suo nome ,
il nostro intento trae ispirazione dalla cucina della terra con influenze che si diramano tra paesi lontani sintetizzando il familiare e l'ignoto.
Generazioni che si rinnovano da Padre in Figlio.